A United Kingdom, il film sull’indipendenza del Botswana. Se ami l’Africa, la storia e vuoi passare un appassionante San Valentino, te lo consiglio. È il film per te.
È una storia d’amore tra quello che sarebbe diventato il primo presidente del Botswana, Seretse Khama e Ruth Williams, un uomo dalla pelle nera, nerissima e una donna bianca nella società conservatrice inglese del secondo dopoguerra.
Personalmente non mi ero fatta soverchie illusioni, ma la storia scorre senza intoppi tra politica, paesaggi d’Africa e Storia con la S maiuscola. Non scade mai, c’è ritmo pur essendo un intreccio semplice ma con personaggi ben caratterizzati.
In primissimo piano l’amore, il problema razziale vissuto sul piano personale dei due protagonisti e ribaltato immediatamente sulle inevitabili criticità politiche e diplomatiche.
Il Bechunaland nel 1947 è sotto il protettorato britannico; il Sudafrica, nazione confinante è invece colonia inglese: tra protettorato e colonizzazione c’è differenza, il primo è una forma di sudditanza più lieve del secondo.
Il Sudafrica sta precipitando nella sua deriva segregazionista, che rischia di coinvolgere il Bechuanaland.
Ci sono colpi di scena, il film è solenne ma non pomposo, celebrativo ma non ridicolo né scontato. La musica accompagna e sottolinea, le giraffe corrono veloci nei paesaggi infiniti del Kalahari e nel bush, quasi fanno l’occhiolino ai nostri.
I sentimenti vanno dall’amore al coraggio, dall’odio alla gratitudine. La gamma è completa, il piatto è ricco. Una Mia Africa più irruente per uno spettatore disabituato ai ritmi troppo slow anni ottanta.
Le donne twana cantano in coro e sembra quasi di essere lì. Il popolo twana è molto orgoglioso e rileggendo la storia si capisce perchè e non è un caso.
Il film festeggia il 50esimo anniversario dell’indipendenza del Botswana, 1966-2016. E’ la storia vera vista con l’occhio dei protagonisti, ma non distorta.
Il Botswana oggi
Il Botswana è considerato uno dei paesi più ricchi dell’Africa meridionale: sembra che ciò sia dovuto proprio alla politica illuminata di Seretse, alla sua capacità di coinvolgere gli investitori stranieri, ad aver acquisito per il suo Paese le miniere di diamanti, prese di mira dagli inglesi.
Dal 2005 in poi la crisi economica ha colpito anche il Botswana. Attualmente rimangono molte zone d’ombra su come Ian Khama (il figlio maggiore di Seretse e attuale presidente) abbia gestito la questione dei Boscimani del Central Kalahari: i nativi siano stati privati della loro casa ed allontanati dai loro territori, secondo Survival International, con la scusa di creare un’area naturalisticamente protetta, area poi invece sfruttata per estrarre i diamanti. In realtà una sentenza del 2006 ha dichiarato l’incostituzionalità della decisione del governo del Botswana. I San sarebbero stati formalmente reintegrati, ma di fatto costretti a vivere in reinsediamenti con l’obbligo di chiedere permessi di caccia. Sicuramente una pagina oscura che contrasta con i 50 anni di storia luminosa, riformatrice, democratica e non razziale di questo Paese africano, che questo film vuole evocare.
Il Botswana è inoltre l’unico paese africano che dagli anni 60-70 ha garantito una tutela privilegiata della fauna selvatica (ne parlo anche in un’intervista con la blogger Valentina Miozzo). Dal 2014 sono stati aboliti i trofei di caccia.
Soultravelling e il Botswana
Il Botswana è stato anche uno dei miei primi, indimenticabili amori africani e Soultravelling propone un safari fotografico in tenda strepitoso. La prima tappa del viaggio, il giorno 2 dalla bibbia Spitaleri-Soultravelling pagina 6, passeremo per Serowe, luogo di nascita del primo presidente del Botswana, Sir Seretse Khama. I Tswana ne parlano con grande orgoglio e rispetto.
Guarda un po’!? Dunque che aspetti? Fatti una bella dose di Botswana: consigliata dose light film A United Kingdom, il film sull’indipendenza del Botswana; dose ultra strong partenza 4 novembre con Soultravelling. Vedrai Serowe e i luoghi della storia del Botswana e elefanti, giraffe, ippo, zebre, l’Okavango, il Chobe, i leoni, i leopardi. Come puoi perdere tutto ‘sto bestiario, in tutta sincerità?