Potere all’immaginazione

Caro 2020, cosa sei stato?

Tanta salita e fiato corto. La vetta: un miraggio nascosto dietro alla curva successiva. Pantani non è in testa, nessuno lo è a ben vedere. Il gruppo c’è, lo senti, anche se non lo vedi: c’è chi si distanzia, chi a un tratto è più vicino, chi sparisce nella polvere. E corro comunque, corro avanti attraversando quello che è stato l’anno del grande cambiamento, della realizzazione del sogno: a 360° imprenditrice soul dell’Africa🐘.

E infatti c’è stato, c’è stato tutto: la rivoluzione, il salto, la paura e la quiete dopo la tempesta. Quella è arrivata da dentro, un moto inaspettato dal basso verso l’alto. Tutto parte da terra, l’alto e l’aria sono sopravvalutati nella nostra cultura: pensi di arrivare prima, ricevere la medaglia e l’applauso del pubblico pagante lo sottolineerà. La lezione l’ho imparata bene. Sono dritta, cammino, guardo il paesaggio, sorrido se posso, mi arrabbio se devo. Ma questa è la mia vita, quella che ho scelto, è la mia strada, quella nella quale sono. Senza etichette.

In questo 2020 ho capito meglio cosa vuol dire vivere il qui e ora, rimanere in presenza; è arrivata la mindfullness, che mi ha aiutato a diventare sempre più il termometro di me stessa.  Ho letto, ascoltato e parlato poco; ho coltivato e nutrito la creatività e l’immaginazione per mantenere lucidità, orientarmi nella complessità, risolvere problemi, individuare inaspettatamente nuove strade. La creatività e l’immaginazione sono state un buon antidoto anche alla solitudine. E ultimamente ho sentito Rob Hopkins  che parlando di What if, ha detto “L’immaginazione è vedere le cose altrimenti” e ha citato Naomi Kleim secondo cui “Il cambiamento climatico è il fallimento dell’immaginazione”. Proprio così.

Poi c’è il grande capitolo, la resilienza, resistere agli urti [del mondo], nonostante gli scenari imprevedibili. Non c’è un punto di arrivo, come diceva mia nonna Angela, c’è sempre da imparare. È banale, lo so, ma chi vive fino a novantatre anni la sa lunga.  Io guardo piuttosto all’anti-fragilità, che per Taleb è la capacità di sopravvivere, ma cambiando e evolvendo, non rimanendo uguali a se stessi. Questo è il mio obiettivo, sennò che significato ha la vita e i momenti dolorosi?

In tutto questo, come sempre, l’Africa è stata maestra. Nei miei viaggi, tra le persone che ho incontrato, ho già conosciuto il potere di questi doni. Nelle realtà socialmente più difficilinelle township,  ho incontrato chi è abituato a vivere alla giornata, senza troppi piani per il futuro, un giorno dopo l’altro, un problema alla volta; ho ammirato la capacità di problem solving di autisti che sono in grado di compiere quello che a noi occidentali sembra un miracolo – rimettere insieme un motore, usando una fascetta-  che ci ha permesso più di una volta di rientrare sani e salvi da luoghi remoti.

La giovane Marie Luise a Tulear, in Madagascar parte del progetto di adozione a distanza Mondobimbi onlus, è l’esempio più importante di resilienza che mi porto dentro. Una vita difficile. Sua madre dopo la morte  del padre ha imparato ad allevare le galline e vendere uova e ha spinto i suoi figli a vivere nel segno della cultura: uno dei fratelli di Marie Luise studia filosofia e conosce molto bene l’inglese; lei lo parla altrettanto bene -oltre a sapere le lingue nazionali, francese e malgascio. E da grande vuole fare la dentista.

Madagascar Mondobimbi e io , alias Soultravelling

Non si tratta di sorridere qui, ma di rimanere in piedi e perseverare per migliorare le nostre condizioni. Si tratta di vivere, ma anche di portare avanti i nostri sogni, senza i quali la vita non potrebbe essere degna di essere tale.

Lho sentita sussurrarmi in questi mesi, la vita; ne ho visto il colore, ho assaporato il gusto e mi risuona sempre così forte e chiara, che la amo. Quanto la amo💙
La amo come la natura- le piante, gli animali, il nostro Pianeta- noi siamo parte di questa meraviglia. Ma abbiamo ormai un rapporto molto distorto, spesso di mero consumo e di scarsa consapevolezza dell’importanza che ha per noi.
La pandemia ha evidenziato questa nostra incapacità di relazionarci, gli errori che quotidianamente vengono fatti, abbiamo però la fantasia e il potere di cambiare le cose per noi e le generazioni future, possiamo guardare in faccia la bellezza e agire per riprendere in mano ciò che ci è sfuggito.

Dunque l’ho detto, questo è il mio desiderio e il mio impegno per il 2021: salviamo il nostro pianeta, salviamo noi stessi. Diamo potere all’immaginazione, facciamo comunità, poniamo le domande giuste, chiediamo ai nostri leader di coltivare l’immaginazione. Salviamo il nostro pianeta.

Buon 2021.
Chiara_Soultravelling

💙🐘🌍

 

 

 

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