Swaziland, Mkhaya Game Reserve, per incontrare il rinoceronte nero

Sono in Swaziland, Mkhaya Game Reserve, nel cuore di un piccolo stato indipendente, geograficamente all’interno del territorio del Sudafrica. Sono qui per incontrare il rinoceronte nero.

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Mkhaya Game Reserve, la riserva delle mille e una notte

A Mkhaya Game Reserve si sente l’eco delle mille e una notte: i lodge di Stone Camp sono in basalto e paglia, dal proprio letto è possibile vedere il cielo stellato africano, addormentarsi nel bush illuminati dalla luna, mentre la luce delle lampade a olio si esaurisce. A Stone Camp si dorme tranquilli, in una vera e propria foresta secolare subtropicale e non si dorme coi rinoceronti! E poi ci sono le donne Swazi, che coccolano gli ospiti coi loro cibi delicati, con le loro attenzioni, con le danze così energiche ed eleganti. Un vero privilegio esser lì.

Il rinoceronte nero e il rinoceronte bianco: differenze

Mkhaya è un parco noto in tutto il mondo, che fa della protezione dei rinoceronti neri, la massima priorità e ragione d’essere. L’aggettivo nero non si riferisce al colore, ma al labbro stretto ed appuntito di questi animali piuttosto aggressivi e solitari, che ormai si contano in poche migliaia al mondo. Il rinoceronte nero si distingue dal  rinoceronte bianco: quest’ultimo è sempre di colore grigio, ha un labbro wide, ossia ampio e non bianco, come farebbe pensare la traduzione inappropriata del vocabolo afrikaans olandese wijde. Questo articolo scientifico ci spiega bene la questione e anche National Geographic ci dà una mano.
La differenze morfologiche tra i due, si spiegano con le rispettive abitudini alimentari: il rinoceronte nero mangia foglie e frutta dai rami degli alberi – in inglese si dice che è browser- quello bianco è detto grazer, ossia mangia l’erba e vive nelle grandi pianure africane.

Il rinoceronte bianco con il cucciolo

E’ stata una vera emozione vedere i rinoceronti bianchi sdraiati al sole presso lo stagno, la mamma, il piccolo con gli uccelli-zecca, oxpecker in primo piano sul baby (della relazione mutualistica, che si crea tra rinoceronte e uccello-zecca ne ho parlato qui). Ma a Mkhaya ho anche fatto altri incontri: oltre a rinoceronti, giraffe, uccelli rari, ci sono gli ippopotami. Ho avuto la fortuna di coglierne uno in un momento di noia, o forse di fame: uno sbadiglio senza precedenti, raccontato in questo scatto.

Ippopotamo a Mkhaya Game Reserve

Incontrare sua maestà il rinoceronte nero

Ho avuto anche un imprevedibile ed esclusivo incontro: quello con sua maestà il rinoceronte nero, che si è dimostrato insolitamente amichevole e curioso. Per me è stata la prima volta che incontravo tanta grazia primordiale, vestita a rinoceronte e di fatto non so se mi capiterà ancora.

Swaziland, Mkhaya Game Reserve, Soultravelling

 Tutela, ranger anti-bracconaggio e il mercato dell’avorio

Qui  a Mkhaya Game Reserve, tutela non è solo una parola per riempirsi la bocca ed allontanare i sensi di colpa, ma ha un riscontro pratico nella quotidianità dei suoi ranger. Io stessa ne ho incontrato uno di loro, mentre pattugliava il parco con uno dei cani anti-bracconaggio: l’allerta qui è sempre alta, essendo una tra le riserve più ricche di rinoceronti dell’Africa meridionale. L’amore di questi uomini per il loro territorio e per la fauna selvatica è la loro ragion d’essere, che spesso pagano con la vita. L’avorio è uno dei mercati neri più fiorenti al mondo perché col traffico d’avorio le organizzazioni terroristiche si pagano le armi: ha un mercato enorme in Cina ed in Oriente.

Sono state ventiquattro ore intense. Ciao rinoceronti, ciao ippopotami, ciao Swaziland. A presto.

Se vuoi andare a Mkhaya game Reserve, chiedimi un preventivo e non perderti un gioiellino simile. Ti aspetto.

 

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